La Saguto possiede solo 18 euro. Telejato promuove una colletta per il povero magistrato
Solo 18 euro nel conto corrente della ‘zza Silvana. Apriamo una colletta per il giudice, l’iban: VAF.ANC.ULO. 444.444.444. il numero del porco nella cabala.
Oggi il nostro è un commento sgomento, basito, stupito, alluccutu. Un anno di indagini della Guardia di Finanza ha radiografato al centesimo il gigantesco flusso di denaro che passava dalle casse delle imprese sequestrate agli amministratori giudiziari, i quali compilavano le loro parcelle milionarie da sottoporre alla firma della signora Saguto. La quale, in tutto questo ci fa la figura di una poveraccia costretta a elemosinare 20.000 euro a Cappellano Seminara e altri soldi a suo padre, perché non poteva coprire le spese pazze dei suoi figli. O costretta a chiedere a un altro amministratore, Scimeca, di pagargli, di tasca propria il debito di 18 mila euro di spesa da lei fatta a credito al Supermercato da lei stessa sequestrato. Ma quanto mangia questa famiglia!!!! E cosa ne fa dei soldi!!! Forse se li mangia pure!!!! Non parliamo di quello che ha incassato per le sue inesistenti consulenze il marito della Saguto, Caramma, che sorpresa: i giudici hanno quantificato un milione e duecentomila euro.
Conclusione: dopo un anno di tempo abbiamo scoperto che è vero, la Saguto era una poveraccia che aveva solo 18 euro nel conto corrente. Qualcosa in più, 2708 euro aveva, in due banche diverse il marito, e qualcosa di più i genitori della Saguto, 15.000 euro. Ma si tratta di miserie. Dove sono finiti tutti i soldi che sono entrati in questa famiglia? Buio totale. Telejato mette a disposizione il suo conto corrente, IBAN: VAF-ANC-ULO 444.444.444; quattro è il numero di tombola con cui si indica il porco, per fare una colletta a questa povera donna, la cui colpa è stata quella di avere colpito i patrimoni di presunti mafiosi e di avere dirottato i soldi di questa gente per fare funzionare meglio la macchina dello spolpamento dei soldi pubblici nelle mani di pochi professionisti diventati i padroni di Palermo e gli attuali referenti legali dei mafiosi. Chiediamo il versamento di due euro per una colletta a favore della Saguto, anziché per i terremotati. Le disgrazie non vengono solo dalla natura, ma dall’umana condizione, e questa povera donna ha avuto la disgrazia di aiutare tutti fuorché se stessa. Ma vedi u po’!!!! 18 euro. Geniale, incredibile, bellissimo. Una beffa per tutti coloro che hanno creduto di ottenere giustizia con il sequestro dei beni della sequestratrice di beni. E che credevate, che era una sciocca? Lasciamo la scelta a chi ci segue: o una poveraccia, vittima di un sistema che la costringeva a spendere i soldi senza sapere come, o una figlia di… buona donna che è riuscita e continua a prendere tutti per il cu…ore.
Anche Cappellino, mischinu, aveva solo 40 mila euro, più 130,21 euro in un conto corrente. Non hanno potuto occultare gli appartamenti a loro nome. Per uno la Saguto, mischina, sta pagando ancora il mutuo, per l’altro Cappellano Seminara ci lavora, si tratta di 80 mq in via Cavour del valore di 100.000 euro. Più sostanziosa la quota delle azioni della Legal gest consultino, che è quella cui sono legate anche le attività dell’hotel Brunaccini, per un valore di 256.718 euro. E il resto? Puff!!!! Svanito nell’aria. Le imprese ridotte all’osso, l’immobiliare Strasburgo, l’hotel Ponte, i beni di Rizzacasa, quelli dei Virga, la cava Buttitta, i beni dei Rappa, per citare solo alcuni dei nomi più noti, sono scomparsi nel mar mediterraneo, come alcuni migranti, e nessuno potrà restituire a questa gente, assolta dalla magistratura giudiziaria e condannata dalla legge del sospetto, tutto quello che ha perduto. E visto che ormai questi signori inquisiti dovrebbero essere poveri, noi rivolgiamo un pubblico appello per dare loro una mano. Più o meno come hanno fatto loro quando pensavano di agire in nome della giustizia.
Aiutiamoli. Telejato è disposta anche ad offrire due euro per ogni pedata in quella parte nobile che sta in fondo alla schiena, che coloro che hanno subito prevaricazioni riusciranno a dare a questi bei tipi. E non preoccupatevi, non vi farete male, si tratta di una parte morbida, che si è ingrassata con i loro soldi.
Lasciate fare agli inquirenti e magari alla fine si potrà valutare meglio. Di certo il provvedimento d’urgenza ( vien da piangere a pensare che viene ritenuto tale dopo poco più di un anno da quando è scoppiato il caso – ogni pensiero rivolto ai due pesi e due misure è più che legittimo ) non rende giustizia al lavoro dei finanzieri né tantomeno a quello dei giudici ma la speranza trae la propria forza nella determinazione di chi la nutre . Il vero problema sfugge però a buona parte di voi commentatori. Credo che vi sia un dramma che sanguina sotto gli occhi di tutti e si manifesta nella palese ingiustizia che si è consumata e si consuma nei riguardi di chi è stato definitivamente condannato a “regalare” i frutti del proprio lavoro ( spesso di una vita di lavoro ) ad uno Stato che non sa processare se stesso. Molti di voi sanno che buona parte delle sorti di un procedimento di sequestro di beni dipendono da quanto si riesce a fare nel giudizio di primo grado . Ebbene, il giudice delegato che doveva decidere sulle sorti di questo o quello era pur sempre il giudice che aveva provveduto a firmare il sequestro stesso dopo avere ” esaminato ” la proposta della DIA . A questo punto c’è da chiedersi se siete davvero tutti dei cretini beoni che possano minimamente pensare che la signora Saguto abbia contraddetto se stessa fino a giungere ad un verdetto di assoluzione del presunto reo . Facciamo una simulazione . La DIA, sapientemente gestita dal Col. Nasca fa una grande e scrupolosa inchiesta su Edmond Dantes . Non trova alcunché se non un sospetto figlio di qualche diceria di borgata altrettanto sapientemente recepita e trasmessa dai Carabinieri del luogo che di certo ci mettono del proprio . La signora Saguto, analizza la proposta, guarda negli occhi il Colonnello il quale le assicura che male che vada un pezzo di pane ne esce per tutti. Così, una bella mattina, ecco i gendarmi coi pennacchi e con le armi presentarsi in ogni luogo in cui il mal capitato Dantes abbia avuto la disgrazia di posare i polpastrelli . Con falsa affabilità fin quasi alla costernazione, i pennuti mettono catenacci e catene qua e la, asciugandosi la schiumosa bava da fiere fameliche sulla spalla del condannato a morte . Il giornale di sicilia, preavvertito ancor prima della caserma dei carabinieri, stampa la notizia lodando il lavoro esemplare del colonnello e l’arguzia del giudice . Passano i giorni, gli avvocati di parte tentano un timido abboccamento col giudice la quale li manda a quel paese ( del resto la categoria è considerata alla stregua di un moscerino sul parabrezza di un auto in un giorno di scirocco ) senza alcuna spiegazione. Passano i mesi e dopo poco più di un anno e due udienze di rinvio, il giudice dispone l’incarico ad un CTU che altro non è un ameba schiavo del sistema che sa di essere lo strumento affinché il giudice diventi alla fine un falso Pilato ( è il ctu che decide sulla congruità di un patrimonio e quindi sulla vita del presunto reo ). Passano gli anni, sapete il lavoro del CTU è un gran brutto lavoro, deve cercare in ogni modo di suffragare con ogni mezzo la teoria della DIA – Col. Nasca e del Giudice – Sig. ra Saguto, e finalmente dopo cinque/dieci anni viene depositata la CTU con il responso . Quale ? Se lo chiedete siete davvero dei cretini . Così finisce la storia. tutto è compiuto. Adesso c’è un aria nuova alle misure di prevenzione, tutto viene valutato con occhi criterio e la speranza fa nuovamente capolino. Ma il danno è fatto, molte vite sono andate perdute e non ci sarà mai una nuova Norimberga che faccia giustizia per chi giustizia non ha avuto. Saluti. Edmond Dantes
Ah, che sbadato, dimenticavo qualcosa . Ovviamente in un anno i mal capitati Saguto, Cammara, Sant’Angelo, Cappellano Seminara ecc ecc, hanno avuto tutto il tempo di occultare il proprio patrimonio ( cosa che già facevano ancor prima dell’inchiesta intestando a questo o quello qualche libretto al portatore o incaricando qualche spallino di valicare la frontiera in attesa di consegnare qualche valigia piena di soldi ad un incaricato di questo o quello istituto elvetico o del Lichtestein ( non so mai come si scrive ) o qualche mulatto originario delle isole Cayman . Questi ” disgraziati ” hanno sempre saputo come fare e di certo lo hanno fatto ( ma in Romania c’è nessuno che ha cercato in tal senso ? ), tant’è che sotto i portici a Palermo e dintorni non ho ancora trovato, coperti da cartoni, nessuno della famiglia Saguto, Cammara, Sant’Angelo, Cappellano Seminara ( a proposito andate a vedere l’origine delle fortune di quest’ultimo ma non vi ubriacate di sambuca ), così come non vedo fare il parcheggiatore abusivo il grande colonnello .
RENDE PERFETTAMENTE L’IDEA DI QUELLA CHE E’ LA REALTA’ DEI FATTI. SI DICE CHE QUELLO CHE SI SEMINA SI RACCOGLIE AUGURO A QUESTI PARASSITI RACCOLTI ABBONDANTI PER IL RESTO DELLA LORO MISERABILE VITA.
Certo, la gente va pazza per l’antimafia, fino a quando non scopre che il piu delle volte è proprio il giudice ad essere corrotto e a farsi finti attentati pur di diventare “eroe dell’antimafia” https://www.youtube.com/watch?v=fyGq–MwHX8