La legge Bacchelli per Riccardo Orioles? Il Governo non si è ancora espresso

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Trentunomilaottocentosedici firme raccolte. La petizione per “mandare in pensione Riccardo Orioles” è ancora aperta.

Il Governo non si è ancora espresso sulla possibilità di concedere al giornalista antimafia i benefici della Legge Bacchelli, norma che ha istituito un fondo a favore di cittadini illustri che versino in stato di particolare necessità. Nemmeno l’incontro con la Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, sarebbe servito a velocizzare la lenta macchina burocratica, nonostante Orioles goda, per citare un passaggio della petizione, “di tutti i requisiti per accedere all’aiuto: la cittadinanza italiana, l’assenza di condanne penali irrevocabili, la chiara fama e meriti acquisiti nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia, del lavoro, dello sport e nel disimpegno di pubblici uffici o di attività svolte”.

“Stamperemo il giornale per tutto il 2017”. A dirlo, in un’intervista, fu Riccardo Orioles qualche mese fa. La Bacchelli, oltre a ridare vita, letteralmente, a Orioles – che tra le altre cose è Direttore responsabile di Telejato -, potrebbe ridare vita anche alla libera informazione de I Siciliani giovani, figlio de I Siciliani di Pippo Fava, uno dei pochi giornali antimafia che resistono nel Paese. Autofinanziato, perché nessun commerciante – sino ad ora – si è fatto avanti per richiedere uno spazio pubblicitario. Intanto è ancora in atto la campagna #MandiamoInPensioneOrioles sul web e sui social. Su mandiamoinpensioneorioles.it, alla sezione Sostieni, abbiamo messo in vendita libri e gadget d’autore. L’unico modo che abbiamo per affrontare, momentaneamente, le mille difficoltà economiche. Ci auguriamo che a sostegno di Orioles si schieri molto presto chi di dovere.

#MandiamoInPensioneOrioles

da il Manifesto del 16 febbraio 2017

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