Tanta acredine e tanto veleno, accompagnate persino da una denuncia, sembrano avere radici profonde da ricercare nel suo inconscio e in eventuali traumi infantili che lo hanno portato a individuare il fine della sua esistenza nel tentativo, sinora lodevole nella sua assiduità, ma lacrimevole e inefficace nei suoi risultati, di demolire l’immagine di un uomo e le finalità di un’emittente che, nel bene e nel male riesce a farsi vedere e ascoltare molto più di quanto non riesca a farlo il suo mezzo di disinformazione. Anche il profilo Facebook del nostro Michelino ha la stessa impostazione: a volere abbozzare una diagnosi sembra che sia ammalato di “antimaniacite acuta” e che insegua una sua particolare fissazione secondo cui parlare male di Maniaci significa procurarsi più lettori, in particolare tra quelli che con Maniaci ce l’hanno, perché fatti oggetto di denunce e di inchieste sul loro modo, spesso scorretto o poco rispettoso delle regole della comunità o del vivere civile. E pensare che Michelino ha appreso i primi rudimenti del fare giornalismo proprio presso questa emittente. Probabilmente gli sarà rimasto qualche nodo interno, della serie “parranni mali, ma parranni spessu” e non si accorge che questo atteggiamento, nei confronti di colui che egli ha assurto a suo nemico, è tutto grasso che cola.
L’ultima bordata è quella di ieri: il comune di Borgetto invia un comunicato stampa per precisare che è inesatta la notizia divulgata e confermata da interviste dirette agli operatori ATO, rimasti senza stipendio, affermando di avere emesso regolare mandato per il pagamento di stipendi e tredicesime: stranamente questo comunicato, che avrebbe dovuto essere inviato a Telejato, fonte della notizia, per chiedere una rettifica, non è mai pervenuto a questa emittente, né, per quanto abbiamo potuto informarci, ad altre televisioni, ma è pervenuto in esclusiva a Michelino, che ne ha colto lo spunto per fare il suo quotidiano articoletto antimaniacitico.
Se è vero, com’è vero, che non è arrivata nessuna comunicazione, vorremmo chiedere al sindaco di Borgetto come possiamo rettificare un’informazione “sbagliata” se non ci si chiede direttamente di rettificarla e perché invece la nota è pervenuta a Michelino e non a noi.
Non ci rimane che augurare buone feste ai lavoratori che, diversamente da quanto essi stessi hanno dichiarato, sono stati pagati, anche con la tredicesima, di precisare che non c’è e non c’è stata alcuna istigazione, che concordiamo con il sindaco quando dice che il comune di Borgetto sta attraversando una fase delicata e che gradiremmo, se dobbiamo precisare, almeno essere informati e non sapere le cose da altri.
Ciò detto, nell’augurare anche un buon anno a Michelino Giuliano, lo invitiamo a disintossicarsi dalla sua antimaniacite occupandosi di cose più serie, e nel nostro comprensorio ce ne sono tante. Insomma, anno nuovo vita nuova. Dai, Michele!!!!!!
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