Tutto rinviato al 25 gennaio per l’indisposizione, per motivi di salute di uno degli avvocati della difesa, Polizzi. Nell’udienza doveva essere ascoltato il capitano De Chirico, già responsabile della caserma dei Carabinieri di Partinico, in merito alle notizie da lui trasmesse a suo tempo al PM Teresi, con l’esame e il controesame delle sue informative. De Chirico si è presentato, da Roma, dove presta servizio, ma ha fatto un viaggio a vuoto.
Intanto i due PM ai quali è affidata l’inchiesta hanno deciso di dividersi il lavoro: Anna Maria Picozzi si occuperà dell’operazione Kelevra, mentre Amelia Luise si occuperà del processo contro Pino Maniaci che, come sappiamo, è stato stralciato dall’inchiesta e affidato a un giudice monocratico.
Nel frattempo si attende la trascrizione delle 1200 pagine di intercettazione, o di quella parte di esse che sarà ritenuta rilevante ai fini processuali. La prossima udienza del 25 sarà preceduta dall’esame, fissato per il 20 gennaio, della richiesta di archiviazione di una serie di accuse fatte nei confronti di alcuni imputati, di Pino Maniaci e del sindaco di Borgetto. È una strana richiesta, perché tra i due filoni processuali ci sono strane combinazioni di imputazioni ritenute valide in un caso e per le quali si chiede l’archiviazione nell’altro caso.
Il 22 febbraio verrà intanto valutata dalla Cassazione la richiesta, per motivi di salute, degli arresti domiciliari avanzata dai legali di Nicolò Salto.
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