“Sono rimasto piuttosto allibito a sentire le dichiarazioni di Maurizio Avola e la credibilità che giornalisti esperti e accreditati gli abbiano attribuito. A me sono apparse già a prima vista dichiarazioni palesemente inattendibili se non proprio depistanti e il pronto e netto comunicato della Procura di Caltanissetta conferma la mia prima convinzione”.
Anche l’ex Procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, che rappresentò per un periodo l’accusa nel processo sulla trattativa tra Stato e mafia ed oggi è avvocato, è intervenuto rispetto alle polemiche che si sono susseguite dopo l’intervista rilasciata dal collaboratore di giustizia catanese a Michele Santoro. Ingroia, raggiunto dall’Adnkronos, ha dunque dichiarato:
“Conosco bene Maurizio Avola che ho interrogato tante volte da PM e non è la prima volta che ho l’impressione che per richiamare l’attenzione su di sé ogni tanto e periodicamente ne spari qualcuna grossa con dichiarazioni eclatanti prive di alcun riscontro che possano attribuirvi un minimo di attendibilità. E questo è l’ennesimo caso. Per il resto, è trasparente il tentativo di ridimensionare il delitto Borsellino quasi fosse stato un banale regolamento di conti fra guardie e ladri. E questo è grave e depistante”.
Tratto da lagiustizia.info
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