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Il Capitano Mario Ciancarella radiato con la firma falsa del Presidente Pertini. Lettera e petizione al Presidente della Repubblica per reintegrarlo nell’A.M.

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La Presidente dell’Associazione Antimafie Rita Atria scrive a Mattarella per chiedere che Mario Ciancarella sia ricevuto e reintegrato nell’Aeronautica Militare. Attivata petizione per sostenere la richiesta. Firmiamola e facciamola firmare in massa

Egregio Signor Presidente,

chi le scrive è Santa Latella, la Presidente, nonché legale rappresentante, dell’Associazione Antimafie Rita Atria.

Mi rivolgo a Lei, a nome e per conto dell’Associazione che presiedo, affinché si faccia garante della Nostra Costituzione e ne salvaguardi i Principi Fondatori, che furono dell’Assemblea Costituente.

Le sottopongo, nel particolare, per i provvedimenti che, siamo certi, Lei riterrà di adottare, la vicenda di Mario Ciancarella. Mario Ciancarella al momento della strage di Ustica era Capitano Pilota dell’A.M. nonché leader del Movimento Democratico dei militari (che nasceva dalla contaminazione delle forze armate con la cultura sociale e democratica). Convocato e ricevuto, nel 1979, al Quirinale dal Presidente Pertini, insieme a Sandro Marcucci e Lino Totaro, era divenuto referente delle rivelazioni da tutta Italia delle vere o false ignobiltà che si compivano nel mondo militare. In questo contesto, anche il maresciallo Mario Alberto Dettori, radarista a Poggio Ballone la notte di Ustica, decise di fidarsi di lui e di confidargli: “Capitano siamo stati noi…” “Capitano dopo questa puttanata del mig libico…”. Mario Alberto Dettori verrà trovato impiccato nel 1987  e l’inchiesta verrà chiusa dicendo che si era trattato di un suicidio. Conclusione che non ha mai convinto i suoi familiari e le persone a lui vicine.

Per questo suo ruolo di esponente di punta, il Capitano Ciancarella divenne talmente scomodo da indurre “qualcuno molto in alto” a falsificare, nell’ottobre 1983, la firma del Presidente Pertini nel Decreto Presidenziale di radiazione. Un vero e proprio colpo di Stato. La copia del decreto di radiazione gli verrà consegnata, su sua richiesta, solo 9 anni più tardi e dopo la morte di Pertini.

L’Associazione Antimafie Rita Atria, con orgoglio, da 22 anni (da quando è stata fondata), lotta accanto a Mario Ciancarella senza mai retrocedere di un solo passo.

Il giorno 30 del mese di luglio u.s., il Tribunale Civile di Firenze, II Sezione Civile, con la sentenza n. 2812/16, ha confermato i dubbi del Capitano Ciancarella (e anche i nostri): la firma del Presidente Pertini che compare sul quel decreto e’ un volgare falso. Tanto e’ stato accertato sulla base di due perizie – una di parte ed una disposta dal Magistrato – che hanno potuto rilevare come il falso sia tanto evidente quanto eseguito con assoluta approssimazione.

A fronte della suddetta sentenza, l’Associazione Antimafie ‘Rita Atria” – di cui Ciancarella è socio fondatore – e lo stesso Mario Ciancarella hanno convocato in data 22 Ottobre 2016 una conferenza stampa a Lucca, per documentare quanto è accaduto, interrogarsi sui motivi che hanno potuto suggerire un simile scempio del diritto e prospettare le conseguenze politiche e giudiziarie del recente pronunciamento del Tribunale di Firenze. A tale conferenza ci eravamo pregiati di invitarLa, così come abbiamo fatto con tutti gli altri organi dello Stato, ma comprendiamo che gli alti impegni istituzionali che La vedono impegnata, non Le abbiano permesso di dare seguito al nostro invito.
Unica rappresentanza del Parlamento è stata la graditissima e pregiata presenza dell’onorevole Davide Mattiello, anche componente della II Commissione Giustizia e della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali anche straniere.
Di certo possiamo anticiparLe che in molti dovranno rileggere la Storia del Capitano Mario Ciancarella perché quella radiazione non solo ha distrutto la vita di un uomo onesto e di una famiglia perbene, ma è stata funzionale alla politica e non solo.

In virtù di quanto detto e considerato che ad essere stata violata è stata sia la vita di una persona e della sua famiglia, nonché la sacralità dell’impianto democratico di questo Paese, siamo a chiederLe formalmente quanto di seguito riportato:

  1. che Mario Ciancarella venga ricevuto da Lei e dalle più alte cariche istituzionali, insieme alla sua famiglia, per riconoscergli l’onore civile e militare a lui dovuto per avere sacrificato la propria vita e quella dei suoi familiari sull’ara della fedeltà allo Stato Italiano;
  2. che egli venga riabilitato nell’Arma dell’Aeronautica con il conferimento del massimo grado spettante alla sua carica di Ufficiale;
  3. che venga istituita una Commissione parlamentare che indaghi sugli scenari che questa sentenza ha riaperto e per accertare come sia stato possibile falsificare un Decreto Presidenziale e ciò al fine di individuare le responsabilità, le dinamiche e i traditori dello Stato che determinarono tale falsa radiazione, anche se penalmente i reati messi in atto potrebbero essere prescritti.

Nel ringraziarLa per la cortese attenzione prestataci e sicuri di un positivo accoglimento, con osservanza.

Per l’Associazione Antimafie Rita Atria

La Presidente
Santa Latella

La documentazione: ritaatria.it/RadiazioneCiancarella.aspx

Firma la petizione: Clicca qui!

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Alessio Di Florio

Militante comunista libertario e attivista eco-pacifista, collaboratore di Wordnews.it e referente abruzzese dell’Associazione Antimafie Rita Atria e di PeaceLink, Telematica per la Pace. Collabora con Pressenza, Giustizia.info, QcodeMagazine, Comune-Info e altri siti web. Autore di articoli, dossier e approfondimenti sulle mafie in Abruzzo, a partire da mercato degli stupefacenti, ciclo dei rifiuti e "rotta adriatica" del clan dei Casalesi, ciclo del cemento, post terremoto a L'Aquila, e sui loro violenti tentativi di dominio territoriale da anni con attentati, intimidazioni, incendi, bombe con cui le mafie mandano messaggi e tentano di "marcare" la propria presenza in alcune zone, neofascismo, diritti civili, denunce ambientali tra cui tutela coste, speculazione edilizia, rischio industriale e direttive Seveso.

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