La fine di Ciancio può e dev’essere l’inizio di un’era completamente nuova dell’informazione a Catania: non affarista, non collusa, non di bavaglio, ma onesta, antimafiosa e libera. E giovane, sull’esempio delle decine e decine di giovani giornalisti che in tutti questi anni sono cresciuti professionalmente e civilmente coi Siciliani, a Catania come a Napoli, a Napoli come a Roma.
Noi dei Siciliani siamo in grado, professionalmente e civilmente, di assumerci l’incarico di traghettare il giornale “La Sicilia” dal giornalismo di Ciancio a quello di Giuseppe Fava.
Possiamo dirlo perché:
– siamo quelli che combattono da trent’anni, fra sacrifici e dolori ma sempre correttamente e umanamente, contro il regime – non solo giornalistico – dei vari Ciancio;
– siamo quelli che hanno formato negli anni una rete estesissima di giornalisti liberi e di testate indipendenti, in tutta Italia;
– siamo quelli il cui livello professionale è attestato non solo dalle passate inchieste contro i vecchi padroni di Catania, ma da quelle recenti in cui abbiamo smascherato per primi, con precisione e indipendenza, gli affari dei vari Montante, Saguto e Ciancio.
Ci mettiamo pertanto a disposizione dei futuri amministratori del bene confiscato “La Sicilia”, e invitiamo tutti i cittadini onesti e i giornalisti amanti del loro mestiere a schierarsi con noi e a sostenere una volta ancora il lavoro dei Siciliani.
La Redazione dei Siciliani giovani
“A che serve vivere, se non c’è il coraggio di lottare?”
Giuseppe Fava
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