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Enpam, class action per chiedere il rispetto al diritto a una giusta assistenza e previdenza

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I medici contribuenti chiedono la revisione della gestione Enpam ed esigono il rispetto dei loro diritti violati

Questo che segue è uno tra i tanti commenti postati il 30 gennaio 2020 sul gruppo Facebook da me fondato inizialmente con il titolo “ENPAM PER I MEDICI – MAI PIU’ CONTRO” poi modificato, il 19 Gennaio scorso in: “ENPAM PER I MEDICI – RISPETTO PER I DIRITTI – FIRMA LA PETIZIONE” Gruppo collegato all’appello a firmare la petizione per esigere i diritti dei medici violati dall’ente di assistenza e previdenza. Parliamo dell’ENPAM. Questo è il commento che porto all’attenzione. Uno per tutti. Postato da un collega attento.

“Forse qualcuno ha bisogna di tempo prima di firmare, magari perché ha paura di enpam; è possibile anche questa possibilità. Infatti abbiamo sempre avuto paura delle casse ordinistiche mentre dovrebbe essere loro ad avere paura dei professionisti.

Il fatto che le fondazioni-casse private siano riconosciute dallo stato per la finalità previdenziale, non significa che come enti pubblici in concessione privata, le casse non si possano estinguere o sciogliere o fallire o assorbirsi tra di loro, cosi’ come scompaiono partiti politici, si sciolgono sindacati falliscono le banche, si sciolgono i governi. Sono disposizioni che valgono se vengono a mancare risorse sufficienti e per questo le fondazioni-cassa sono enti non necessari, ma solo previdenza complementare, cioè possono anche non esistere e il tutto rientrare nelle mani dello Stato. Comunque per chi ha paura, se si diventa una folla di iscritti a firmare la petizione, senza chiacchiere extra, la petizione diventa per noi uno scudo di protezione”.

Ebbene oggi pubblico a quante firme si sono raccolte e il numero dei membri al gruppo. Dal 19 Gennaio ad oggi. In meno di due settimane: Duemilasttecentoquindici (2.715 ) firme a monte di un gruppo dedicato su Facebook che conta settemilasettecentoventotto (7.728 ) membri. Dati di stamattina, 31 Gennaio 2020

Settemila settecento ventotto membri nel gruppo che ho creato. Ci sono in attesa di iscrizione altri 202. Che non ho approvato. Perché non ha senso. La richiesta e la regola per entrare nel gruppo è la condivisione dei contenuti della petizione e firma alla petizione! Ebbene il numero delle firme è circa un terzo del numero dei membri. E non appartengono tutte ai membri stessi.

Io credo che, come il collega afferma, molti abbiano paura di firmare. Io penso che molti preferiscano subire che “esporsi” con la loro firma e mail. Ma questo è un grave errore. Non saranno mai al riparo da continui abusi. Più abbassi la testa più vieni considerato niente. Un bancomat e uno stuoino. Io penso e ho sempre pensato che la vita abbia un senso solo se ti rispetti e ti fai rispettare. Devi tenere altra la dignità. E questo ha un prezzo. Vincere la paura! Voi credete che io non abbia paura? Io che ho lanciato la petizione e metto la mia faccia e le mie parole su video e su web? Certo che ho paura! Paura di ritorsioni. Paura per la mia libertà e anche per la mia vita. Ovvio! Ma non posso più sopportare di essere considerata come una schiava e a capo chino debba consegnare i miei contributi e non avere in cambio quella assistenza e quella previdenza che mi spettano di diritto. Troppi di noi non riescono ad arrivare a fine mese dopo una vita di durissimo lavoro in ospedale. Nelle camere operatorie. Nelle guardie mediche. Nelle emergenze. Nei nostri studi. Il lavoro del medico, ad altissimo rischio anche personale. Una vita dove abbiamo dovuto imparare a tenere sotto controllo le nostre emozioni e a volte perdere la famiglia perché troppo presi da responsabilità schiaccianti. Sempre fuori giorno e notte e stare attenti a non sbagliare perché il nostro errore sarebbe costato la vita ai nostri pazienti e devastato la loro famiglia e la nostra.

E per questo che dobbiamo firmare. E per questo dobbiamo vincere la paura e con coraggio chiedere giustizia. Chiedere che vengano rispettati i nostri diritti

PETIZIONE: http://chng.it/MbSGwFXdFt

Articolo di 

[team title=”Ernesta Adele Marando” subtitle=”” url=”” image=”https://www.telejato.it/wp-content/uploads/2020/02/83408532_10217048761791390_8013681166357889024_n.jpg”]Mi presento. Io, che mi prendo la responsabilità di questo che ho scritto. Come sempre. Sono Ernesta Adele Marando nata e cresciuta fino a 18 anni in Calabria. Medico e giornalista.[/team]

Tratto da: jeaccuse.eu – Giornale periodico online a carattere politico e culturale


Gli altri articoli sul caso denunciato dalla prof. Marando sono disponibili QUI

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