Da tempo ha sostituito l’eroina come droga di cui si fa maggior consumo, sia per il minor costo, sia per la maggiore reperibilità sul mercato, sia per una falsa opinione, secondo cui non creerebbe assuefazione e provocherebbe meno danni dell’eroina. In Colombia sono stati fatti interi disboscamenti per far posto alla coltivazione di coca, diventata l’affare del secolo, ovvero una sostanza che, nei suoi vari passaggi costituisce uno dei più redditizi affari. Si pensi che nelle foreste colombiane un chilo di foglie di cocaina costa 2014 pesos, nemmeno un euro: 0.78 cents. Il prezzo medio di un chilo di pasta di coca è 735 euro, che con la sua lavorazione e trasformazione in cocaina base, diventano 1020 euro. I trafficanti l’acquistano anche per 1200 euro al chilo e la rivendono ai grossisti albanesi, nigeriani e americani a 35 mila euro al chilo. Al dettaglio, nelle piazze delle metropoli del Nord, frutta 245 mila euro. Il prezzo standard di 1 g di coca è 60 euro, ma può variare, secondo le condizioni del mercato. Una volta le droghe pesanti erano considerate i vizi praticati solo dalle classi sociali più alte, oggi sono aperte ad ogni fascia sociale, dallo studente, al muratore, al lavoratore del supermercato e, soprattutto d’estate il più grande affare della mafia calabrese realizza profitti altissimi e si moltiplica come una metastasi.
Oggi è soprattutto la ndrangheta a controllare le vie di produzione, di lavorazione e soprattutto di spaccio.
La cocaina è consumata dal 2,5% della popolazione mondiale ed è la seconda droga, dopo la marjuana e suoi derivati, il cui costo di mercato si aggira dai 10 euro in su per grammo, rispetto ai 60 della cocaina. Chi l’assume è colui che cerca di proiettare in una dimensione potenziata il suo essere, di cui è ovviamente insoddisfatto.
Il suo effetto comincia con una fase breve e intensa in cui ci si sente “su”, seguita da una profonda depressione, nervosismo ed un forte desiderio di una maggior quantità di droga. Si verifica un forte aumento delle pulsazioni cardiache, spasmi muscolari e convulsioni. Anche fuori dal momento dello sballo, l’assuntore può sentirsi paranoico, arrabbiato, ostile, ansioso, e non si preoccupa più di organizzare la sua vita secondo gli abituali ritmi e orari, sia nell’alimentazione che nel sonno, a causa della mancanza di appetito e dell’insonnia. Alterazione della psiche, allucinazioni, mancanza di interesse per la vita, depressione, sono passaggi che si attraversano e diventano sempre più frequenti nel tempo. Il bisogno di procurarsi la sostanza stupefacente può addirittura indurre all’omicidio o al suicidio.
Indipendentemente dalla quantità o dalla frequenza nell’assunzione, la cocaina aumenta il rischio per chi ne fa uso di attacco cardiaco, ictus, crisi o collasso respiratorio, ognuno dei quali può risultare in una morte improvvisa.
Le conseguenze immediate: perdita di appetito, aumento del ritmo cardiaco, della pressione sanguigna, della temperatura corporea, compressione dei vasi sanguigni, respiro affannoso, pupille dilatate, disturbi del sonno, nausea, iperstimolazione, comportamento stravagante, eccentrico e a volte violento, allucinazioni, ipereccitabilità, irritabilità, allucinazione tattile che crea l’illusione di cimici che si muovono sotto la pelle, intensa euforia, ansia e paranoia, depressione, forte desiderio di droga, panico e psicosi.
Effetti a lungo termine: danni permanenti ai vasi sanguigni del cuore e del cervello, pressione alta che porta ad attacchi di cuore, ictus e morte, danni a fegato, reni e polmoni, distruzione dei tessuti del naso, quando sniffata, insufficienza respiratoria, se fumata, malattie infettive ed ascessi se viene iniettata, malnutrizione, perdita di peso, grave carie dentaria, allucinazioni uditive e tattili, disfunzione sessuale, danno riproduttivo e sterilità (in ambo i sessi), disorientamento, apatia, esaurimento, irritabilità e disturbi dell’umore, maggior frequenza di comportamenti irresponsabili, delirio o psicosi, depressione grave, assuefazione e dipendenza, anche per un solo utilizzo. I danni sono irreversibili La cocaina Riduce la quantità di materia grigia, rende incapaci di prendere decisioni, fa perdere la memoria e rovina il cuore.
E evidentemente il cocainomane ha costantemente bisogno di denaro per comprare la sostanza.
Abbiamo fatto questo servizio per parlare di qualcosa della quale, a detta di alcuni psicologi è meglio non parlare per non porre all’attenzione il problema, mentre altri sostengono che solo con la conoscenza dell’argomento è possibile prevenire e contenere la diffusione del fenomeno. Come ha detto il nuovo capitano dei carabinieri di Partinico in un incontro con gli studenti del Liceo Scientifico, il problema non è solo chi vende, ma anche chi acquista. Partinico e zone limitrofe sono ormai diventate, negli ultimi tempi centri di spaccio e di diffusione selvaggia di qualsiasi tipo di droghe, non solo cocaina o spinelli. C’è davvero da stare attenti quando i nostri giovani escono di casa e si ritrovano con altri, alla ricerca di nuove esperienze che dovrebbero aprire le porte di mondi nuovi e che spesso invece aprono la porta verso l’inferno dell’esistenza.
Conclusione: Se non ci fosse mercato non ci sarebbe spaccio. E di conseguenza, se ci sono persone che, sapendo quello cui vanno incontro sono disposte a distruggere se stesse, oltre che ad arricchire i delinquenti e i mafiosi che stanno dietro a tutto questo, c’è da concludere che anch’esse finiscono con l’essere complici del sistema da cui sono stati fagocitati. E in questi casi fare antimafia non basta.
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