Chiusi a Borgetto i lavori della Commissione d’indagine

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Sono stati chiusi a Borgetto i lavori della Commissione d’indagine nominata dal Prefetto Antonella De Miro per verificare eventuali anomalie rispetto agli atti amministrativi, alle delibere, ai bilanci e a quanto compete la gestione politico-amministrativa del comune, e per accertare eventuali infiltrazioni mafiose.

La Commissione è composta dal vice-prefetto aggiunto Maria Gargano, da Salvatore Siragusa, vice-questore aggiunto, dal capitano Guido Volpe, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Monreale, col supporto del Maggiore Giacinto Capone, del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza. La Commissione ha lavorato per tre mesi controllando e acquisendo, una grande mole di delibere, atti amministrativi, audizioni e informazioni che adesso saranno inviarti al Prefetto, il quale poi presenterà una sua relazione al Ministro degli Interni che dovrà poi pronunciarsi per decidere se ci sono gli estremi per arrivare allo scioglimento dell’amministrazione. Vi ricordiamo che intanto il Consiglio Comunale si è auto sciolto e che le sue funzioni sono state svolte dal Commissario prefettizio Gangi. Per quanto è stato possibile sapere, il lavoro dei commissari sembrerebbe fatto emergere sconcertanti errori, omissioni, o per dirla con le parole da essa usate, “gravi e ripetute violazioni di norme di legge e regolamentari”.

L’altro filone d’indagine dovrebbe avere verificato se nell’elezione del sindaco De Luca ci siano state azioni che possano giustificare l’accusa di voto di scambio, soprattutto con ambienti legati a Cosa Nostra che, ancora oggi a Borgetto sono in grado di orientare e decidere come deve essere composta la classe politica di governo e come deve agire per decidere a chi devono essere affidati i lavori sul territorio di competenza della pubblica amministrazione. Se sono rose fioriranno.

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