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Castellammare del Golfo, Sgominata banda dedita ai furti in abitazione

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Arrestati dai carabinieri due soggetti in flagranza di reato, presi dopo tentativo di fuga rocambolesca

I Carabinieri della Stazione di Castellammare del Golfo, diretti dal Maresciallo Luigi Gargaro con il concorso dei colleghi dell’Aliquota Radiomobile e della Stazione di Balata di Baida, coordinati dal Comando Compagnia di Alcamo, diretto dal Capitano Savino Capodivento, al culmine di incessanti attività investigative protrattesi per diverse settimane, hanno concluso un importante operazione di servizio che ha portato all’arresto di due soggetti di nazionalità tunisina accusati di aver messo a segno una serie di furti in abitazione ed in esercizi commerciali nell’area tra Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta.

Le indagini sono scaturite a seguito di un escalation di furti perpetrati ai danni di alcune abitazioni isolate ed esercizi commerciali avvenuti nelle scorse settimane in arco notturno tra Castellammare e Calatafimi e che hanno indotto ad una certa preoccupazione tra gli abitanti della zona e dunque a far ricadere l’attenzione degli inquirenti sul fenomeno, presupponendo che alla base vi fosse una vera e propria banda di topi d’appartamento.

Già da alcuni giorni gli investigatori erano sulle loro tracce, avendo acquisito importanti elementi che portavano a ritenere che gli stessi utilizzassero per gli spostamenti un autovettura provento di furto.

Nella notte tra sabato e domenica è scattato il blitz, infatti gli investigatori avendo rilevato la presenza dell’autovettura sospetta, in circolazione nella zona di Castellammare del Golfo, in quanto ripresa dall’impianto di videosorveglianza comunale collegato in diretta con la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Alcamo, hanno predisposto un apposito servizio.

Individuata la predetta auto, una Peugeot 2008 ultimo modello, oggetto di furto ai danni di un signore alcamese avvenuto i primi del mese corrente, posteggiata nei pressi di un’abitazione in Contrada Intavolata, una zona in cui nelle settimane precedenti erano già avvenuti alcuni furti ai danni di abitazioni, è scattato l’accerchiamento della zona.

Tuttavia i due malfattori, resisi ormai conto di essere in trappola, hanno posto in essere un estremo tentativo di fuga, infatti dopo aver spintonato un militare che gli intimava l’alt, salivano a bordo dell’auto rubata ed in retromarcia a tutta velocità tentavano di dileguarsi, ma accortisi che la strada era ostruita da una pattuglia perdevano il controllo del mezzo ed andavano ad impattare contro un muro. Arrestata quindi la corsa dell’auto uno dei due, Fathali Ayemen, tunisino classe 1986, pregiudicato, rimasto bloccato all’interno del veicolo, veniva immediatamente fermato e tratto in arresto, la perquisizione personale consentiva di rinvenire indosso allo stesso la refurtiva del furto in abitazione appena perpetrato, un coltello a serramanico, una collana e degli orecchini in oro oltre agli attrezzi atti allo scasso, inoltre la successiva perquisizione presso il domicilio consentiva di rinvenire anche un set di coltelli da macellaio, provento di un altro furto avvenuto nei giorni precedenti presso una macelleria di Castellammare del Golfo.

Il complice invece, proseguiva a piedi la sua fuga con un’azione degna di Spiderman, infatti lo stesso dopo aver scavalcato una recinzione, saltava su un tetto di una casa posta ad un livello più basso rispetto alla strada e si dava a precipitosa fuga.

Ma le indagini dei militari dell’Arma non si sono fermate qui, anzi è scattata la caccia all’uomo per rintracciare il fuggitivo che peraltro era stato riconosciuto dagli operanti in un soggetto ricercato sul conto del quale era pendente un ordine di cattura della Procura della Repubblica di Trapani del novembre scorso, al quale si era sottratto, essendo stato condannato definitivamente per una brutta vicenda in cui si era reso protagonista insieme al fratello e per la quale nel gennaio del 2014 erano stati arrestati a Calatafimi Segesta dai Carabinieri con l’accusa di sequestro di persona, rapina, lesioni personali, danneggiamento, violazione di domicilio ed altro per aver rapito un loro connazionale a Castellammare del Golfo ed averlo condotto in una casa di Calatafimi, dove era stato torturato e seviziato per ore, per motivi passionali, fino all’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Alcamo che lo avevano liberato arrestando in flagranza i due aguzzini.

Con il supporto di tutte le pattuglie a disposizione sono quindi scattate numerose perquisizioni ad Alcamo, ritenendo che lo stesso si fosse rifugiato in città presso l’abitazione di un connazionale e finalmente al culmine delle ricerche, nel tardo pomeriggio di Domenica, lo stesso veniva individuato presso un appartamento situato nel centro storico di Alcamo, in via Sacerdote Coraci, nascosto nel sottotetto di un abitazione. Motivo per il quale il suo favoreggiatore T.A. tunisino classe 1975, che lo stava ospitando veniva deferito all’Autorità Giudiziaria ed inoltre la perquisizione domiciliare consentiva altresì di rinvenire svariati oggetti provento di furto tra cui parte della refurtiva di un colpo effettuato in data 9 dicembre scorso in un abitazione di Calatafimi Segesta e riconosciuta dal legittimo proprietario.

Per tutto quanto sopra detto anche Loudahieff Bassem, tunisino classe 1994, pregiudicato, veniva tratto in arresto.

Entrambi, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica Franco Belvisi, venivano tradotti presso il carcere San Giuliano di Trapani.

Loudahieff Bassem
Fathali Ayemen
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Redazione

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