I sequestri di ieri a Silvana Saguto, a Cappellano Seminara e agli appartenenti all’associazione a delinquere guidata e gestita dall’ex presidente della sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, non sono altro che un ulteriore tassello delle indagini iniziate e portate avanti da Pino Maniaci e dall’equipe di Telejato.
Inchiesta condotta con scrupolo, serietà e professionalità, che ha portato alla luce illegalità che hanno fruttato alla “cosca” della Saguto svariati milioni di euro che dovranno essere restituiti alla collettività così come vuole la legge intitolata a Pio La Torre, sindacalista vittima di mafia.
Paradossalmente oggi, dunque, devono essere i giudici a pagare allo stesso modo dei mafiosi.
Ma qualcuno vuole che il successo di queste lunghe e meticolose indagini non dia lustro a Pino Maniaci e a Telejato che invece stanno pagando con provvedimenti assolutamente ingiusti che colpiscono il Direttore in prima persona.
Confidiamo nella decisione di una “giustizia giusta” che dovrà prosciogliere Pino dalle ingiurie e infamie organizzate dai gruppi di potere e mandare i membri di Sagutopoli in galera. Mentre Telejato continua a lavorare come sempre.
Francesco Buzzotta
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