Borgetto. Acqua frizzante per tutti: la delibera c’è, l’acqua no. Per il resto tutto resta in famiglia
Ricordate la vicenda delle tombe a colombaia?
Con la formula dell’affidamento diretto il progetto è stato realizzato dal fratello della moglie del sindaco, il geometra Francesco Ferrante. Il suo nome ricorre, proprio per la realizzazione di loculi cimiteriali e per la gestione dell’impianto d’illuminazione delle lampade votive, sia nell’elenco delle Opere Pubbliche 2012-2014, sia nell’elenco delle opere 2013-2015, sia in quello del 2014-2016 sempre per 806.000 euro, e mettendo tutto in un unico conto, arriviamo alla bella cifra di 2 milioni e 24 mila euro in quattro anni. Abbiamo anche detto che la realizzazione, pare, si pare, ma non si vede, è stata affidata al sig. La Puma, sempre lui, nipote del vice sindaco Vito Spina, quello che, da tempo, diciamo essere legato a un malandrino cui piace saltare. Non c’è dubbio che la famiglia è importante, è fondamentale. “A famigghia” è importante, proprio per il rispetto del caro estinto morto, che ha diritto a un posto al cimitero e a una lampada votiva.
Il nome di Ferrante ritorna anche tra gli affidatari del progetto, compresa direzione dei lavori per la messa a norma degli impianti sportivi, adeguamento e ristrutturazione dell’area del campo Sportivo in contrada San Carlo, assieme ai geometri associati Cervillera e Leto e all’architetto Giuseppe Massimiliano Barca. In questa delibera non è indicata la cifra, sai com’è, meglio non mettere vincoli alla provvidenza. La strategia dell’affidamento diretto o della convenzione privata con esterni ritorna in una serie di altre delibere, la cui approvazione, stante all’art. 42 del Testo unico sull’ordinamento degli enti locali, dovrebbe essere di competenza del Consiglio Comunale. Citiamo, per esempio, l’affidamento, fatto il 26-11-2014 della redazione del progetto per la realizzazione dell’impianto sportivo scolastico della Scuola Media, oppure la convenzione con la ditta Kairos di Prizzi, per l’installazione, in una casetta e l’esercizio di un distributore multi servizi pubblico di acqua trattata alla Villeta Faro, tra la via Romitello e la Statale 186. Il comune si preoccupa in tal modo di non inquinare più l’ambiente con le fastidiose bottiglie di plastica e di fornire ai cittadini un’acqua di prima scelta al costo di 0,05 litro per quella naturale e di 0,07 litro per quella frizzante. La delibera è del 31 marzo 2016 e, per quanto si legge, la Kairos dovrebbe avere installato il suo depuratore in comodato d’uso gratuito. Bellissimo. E quasi quasi, leggendo le carte, sembra vero: acqua depurata e frizzante per tutti e a costi bassissimi. Ma dobbiamo darvi una delusione. Il depuratore non funziona ancora e non si sa quando mai potrà funzionare.
Possiamo dire: più loculi per tutti, e funziona, più lampade votive per tutti, e ci siamo, ma cchiù acqua per tutti non ce n’è, bisogna ancora comprarla al supermercato aspettando quando è scontata. “Cchiù pilu pi tutti” nemmeno, almeno che non si scopra qualche altra delibera. Quelle attuali non sono per tutti, ma solo per “a famigghia”