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Bentornato Capitano! Verso la reintegra …

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Mario Ciancarella ha ricevuto comunicazione ufficiale dal Ministero che la procedura di reintegra è stata avviata

Ci siamo dati un minimo tempo per riflettere e rielaborare questa tanto voluta notizia, dopo decenni di lotta bisogna avere il tempo anche di assimilare le vittorie per poi ricalibrarsi.

Ormai è già noto quello che il nostro Capitano Ciancarella ci ha riferito stamattina e cioè che ha finalmente ricevuto la comunicazione dagli Uffici della ministra Pinotti che la procedura di reintegra è stata avviata.

Per Mario che ha sempre combattuto per questa verità senza mai retrocedere di un passo, per la sua famiglia che ha pagato duramente la scelta di un uomo libero, per noi dell’Associazione Antimafie Rita Atria che lo abbiamo sempre affiancato in questa battaglia, tenacemente senza mai abbandonarlo al suo destino, è una grande, grandissima vittoria.

A vincere è stata la giustizia, le donne e gli uomini che non si abbassano al compromesso, lo Stato.

Certamente dopo la sentenza del Tribunale di Firenze che ha accertato la falsificazione della firma del Presidente Pertini sul decreto di radiazione, importantissimo è stato il supporto dell’onorevole Davide Mattiello che, dopo avere accolto l’invito dell’Associazione, unico ad averlo fatto tra tutti gli invitati di Camera, Senato, Governo e Presidenza, ha presenziato alla conferenza stampa da noi organizzata a Lucca.

E la sua presenza è stata preziosa anche perché, dopo avere ascoltato le parole dei relatori, da rappresentante dello Stato, ha sentito forte il dovere di pulire l’onta che l’impianto democratico di questo Paese aveva subito con quest’atto ignobile.

Un uomo di parola Mattiello, in un periodo storico in cui va di moda il verba volant, e noi non crediamo che sia una coincidenza che dopo la conferenza convocata da lui e dall’onorevole Claudio Fava presso la Sala Stampa di Montecitorio, sia arrivata la notizia dell’avvio della procedura. Il loro impegno è stato sicuramente fondamentale.

Non possiamo che ringraziarli, non per avere fatto quello che noi riteniamo il loro dovere, che è poi il dovere di ogni cittadino onesto, di ogni rappresentante dello Stato, ma per avere dato, con il loro esempio ed il loro impegno, nuova linfa, speranza e dignità a chi lotta per la legalità e la giustizia.

Certamente non ci fermeremo. La lotta continua e così come restano ferme le richieste fatte al Presidente della Repubblica, ossia:

  1. che Mario Ciancarella venga ricevuto al Quirinale dalle più alte cariche istituzionali, insieme alla sua famiglia, per riconoscergli l’onore civile e militare a lui dovuto per avere sacrificato la propria vita e quella dei suoi familiari sull’ara della fedeltà allo Stato Italiano,
  2. che egli venga riabilitato nell’Arma dell’Aeronautica con il conferimento del massimo grado spettante alla sua carica di Ufficiale,
  3. che venga istituita una Commissione parlamentare che indaghi sugli scenari che questa sentenza ha riaperto e per accertare come sia stato possibile falsificare un Decreto Presidenziale e ciò al fine di individuare le responsabilità, le dinamiche e i traditori dello Stato che determinarono tale falsa radiazione, anche se penalmente i reati messi in atto potrebbero essere prescritti,

continueremo a portare avanti le nostre battaglie in corso, come il caso Marcucci-Lorenzini presso la Procura di Massa, dove è stata depositata la testimonianza di Mario Ciancarella, e il caso della morte sospetta di Mario Alberto Dettori, che ancora aspetta di ricevere la giusta luce.

Noi andremo avanti per la nostra strada, ma rifacendoci alle parole dette dall’onorevole Mattiello e dall’onorevole Fava, durante la conferenza stampa di giovedì scorso, è la politica che ha il dovere di fare luce su una delle pagine più oscure della storia italiana e visto quanto emerso negli ultimi mesi, di cercare le vere cause di tutte le morti sospette che orbitano intorno alla strage di Ustica, dovere che non si può certo delegare ad un’associazione o ai singoli cittadini.

Associazione Antimafie Rita Atria

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Alessio Di Florio

Militante comunista libertario e attivista eco-pacifista, collaboratore di Wordnews.it e referente abruzzese dell’Associazione Antimafie Rita Atria e di PeaceLink, Telematica per la Pace. Collabora con Pressenza, Giustizia.info, QcodeMagazine, Comune-Info e altri siti web. Autore di articoli, dossier e approfondimenti sulle mafie in Abruzzo, a partire da mercato degli stupefacenti, ciclo dei rifiuti e "rotta adriatica" del clan dei Casalesi, ciclo del cemento, post terremoto a L'Aquila, e sui loro violenti tentativi di dominio territoriale da anni con attentati, intimidazioni, incendi, bombe con cui le mafie mandano messaggi e tentano di "marcare" la propria presenza in alcune zone, neofascismo, diritti civili, denunce ambientali tra cui tutela coste, speculazione edilizia, rischio industriale e direttive Seveso.

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