Gli agenti hanno concentrato la loro attenzione, in particolare, su un magazzino gestito da cittadini cinesi, ubicato sulla strada statale. All’interno dell’edificio sono stati trovati articoli da cartolibreria, capi di abbigliamento, utensileria, apparecchi elettronici e giocattoli.
I controlli hanno evidenziato carenze igienico sanitarie nella cucina, probabilmente utilizzata come mensa aziendale. Fatiscenti erano anche i locali, segnalati in S.C.I.A. come uffici ma di fatto utilizzati come alloggi dormitorio per i dipendenti. I finanzieri, che hanno collaborato all’operazione, hanno inoltre scoperto che 11 lavoratori su 12 erano stati assunti “in nero”. E non solo. Due cittadine di nazionalità cinese sono risultate prive di permesso di soggiorno e sono già state avviate le pratiche per il loro allontanamento dal territorio nazionale.
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