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Augusta, insegnante di religione sorpreso in atti sessuali con due minori

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È stato un migrante minorenne di nazionalità egiziana, da poco arrivato in Italia e ospitato presso una casa famiglia di Roma, a denunciare Giuseppe Abbate, l’insegnante di religione che abusava di minori.

L’uomo, un 50enne con un passato lavorativo da assessore nella giunta del Sindaco Bono – candidato tra le altre cose alle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale megarese della scorsa settimana, ma non eletto – è stato sorpreso dagli agenti all’interno della sua abitazione mentre consumava un rapporto sessuale con due minorenni extracomunitari, di 15 e 16 anni, uno dei quali affidatogli dal tribunale.

Abbate infatti, era stato nominato tutore di diversi minorenni che vivevano assieme a lui, carica che gli era stata affidata dalle stesse autorità preposte ma che ha voluto denigrare ed offendere sfruttandola per raggiungere dei propri piaceri sessuali: in cambio – secondo gli inquirenti – consegnava ai ragazzi presi di mira, un corrispettivo in denaro o faceva loro dei piccoli regali, tra questi, forse, le classiche ricariche telefoniche.

Gli investigatori, coordinati dal dirigente Tito Cicero, raccolte tutte le prove contro l’insegnante – grazie anche alle rivelazioni delle giovani vittime in audizione protetta – hanno fatto scattare le manette nei suoi confronti.

Giuseppe Abbate, l’uomo che ambiva alla creazione di un centro per minori nella città di Augusta, è stato quindi arrestato e accompagnato in carcere, dove dovrà scontare una pena esemplare e seguire le consuete attività di rieducazione.

L’arcivescovo della diocesi di Siracusa, Salvatore Pappalardo, ha emesso un decreto di sospensione dell’insegnamento della religione cattolica nei confronti dell’arrestato, reso noto alla scuola interessata.

Tristezza ma allo stesso tempo totale fiducia nell’operato della magistratura si leggono nel volto dell’arcivescovo, che spiega: “La vicenda coinvolge migranti minori che sono già stati segnati profondamente e che come accade per i loro coetanei, accolti e integrati in Diocesi, desiderano solo trovare pace o progettare una vita serena”. 

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Danilo Daquino

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  • Credo che la legge prevede la sospensione dall'insegnamento, ma continuerà comunque a percepire uno stipendio

    • Berlusconi percepisce sempre soldi dallo stato nonostante le condanne. Ci sarebbero soldi per pagare i disoccupati a costruire delle prigioni. Tutto questo è una vergogna assoluta delle società latine che non votano almeno il cambiamento forte per i non corrotti. Siamo noi tutti responsabili di continuare a votare questo sistema completamente marcio, che vota la legge anti-corruzione, e ne cambia subito i datti... Sennò sarebbero o quasi tutti mandati a casa. Per lo meno, se dei nuovi politici potessero prevedere di applicare subito il fatto di non dare più mai soldi per chi ha fallito e truffato, ci sarebbe mano d'opera fine alla loro morte, per costruire delle cellule individuale, senza telefono ne internet, ne stipendio e per disinquinare la terra e il mare, con le loro mani, e sradicare il cimento abusivo...

  • Si parla di selezione e valutazione nella scuola. Bene, gli insegnanti di religione non seguono alcun iter valutativo né formativo obbligatorio.
    Il vescovo sceglie chi mandare, a suo gradimento (poi lo paga lo stato, ovviamente).
    Questi, tra gli altri, sono i risultati.

  • Gli insegnanti di religione rispondono solo e soltanto alla curia, la quale risponde solo e soltanto al vaticano.
    Il ministero dell'istruzione non può nulla, in base agli accordi col vaticano.
    Il ministero si limita solo e soltanto a Pagarli, grazie alle nostre tasse. Tolto il pagamento, decidono tutto vescovi e vaticano.

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