Sarà un Natale con la spazzatura sotto casa per quasi tutti i comuni che fanno parte dell’Ato Palermo 1. La situazione più drammatica è a Carini dove l’immondizia occupa parte della carreggiata in alcune strade di periferia. La quantità di rifiuti che è possibile conferire a Bellolampo è insufficiente a ripulite il territorio. In media a Carini vengono prodotte giornalmente 60 tonnellate di rifiuti, ma solo 40 possono essere conferiti nella discarica palermitana. Gli altri restano per strada. E considerando che in questi giorni di festa statisticamente viene prodottapiù spazzatura, verranno abbondantemente superate le 60 tonnellate giornaliere facendo ulteriormente aggravare la situazione.
Per questo motivo l’amministrazione comunale ha chiesto alla Regione che vengano individuate impianti alternativi per lo smaltimento o che venga aumentato il limite di spazzatura trasportabile a Bellolampo.
Il sindaco Giuseppe Agrusa si dice con le mani legate. “Nonostante le pressanti segnalazioni agli organi competenti non è stata ancora trovata alcuna soluzione.” dice il primo cittadino, che ieri si era detto pronto a rivolgersi alle autorità giudiziarie. “In questi giorni di festività – scrive Agrusa in un comunicato– la popolazione aumenterà notevolemente. Per scongiurare rischi alla salute pubblica e all’ambiente, invito i cittadini a rispettare l’ordinanza sul conferimento dei rifiuti, che dispone il divieto di depositare i sacchetti di spazzatura nei giorni di sabato, domenica e nei festivi.”Insomma da domani e fino a domenica i cittadini dovranno tenersi la spazzatura a casa. Sulla vicenda interviene con una nota il Movimento 5 Stelle. “Non c’è la volonta politica di risolvere il problema dei rifiuti – denuncia Ambrogio Conigliaro. Il sindaco dal 2011 fino ad oggi non ha fatto nessuna contestazione legale all’Ato per i servizi non effettuati, come se il servizio fosse stato eccellente. Non si capisce come mai ci sono aree periferiche della città che periodicamente si trasformano in enormi discariche, pur non essendo densamente popolate. Mentre vengono tenuti al limite dell’emergenza sanitaria i centri storici di Carini e Villagrazia, dove con intervalli più o meno lunghi la raccolta viene effettuata. L’impressione è che alcune zone di periferia vengano utilizzate impropriamente come aree di stoccaggio temporanee. Assistiamo spesso – prosegue Conigliaro – al teatrino del nostro sindaco che va in tv a dire di non conferire i rifiuti, di tenerli in casa per 4-5 giorni, di trasformare le nostre case in discariche temporanee a seguito della inefficienza della sua amministrazione e dei continui disservizi provocati dall’ATO. Oltre ad accusare i Carinesi di non pagare le tasse ed essere i colpevoli della situazione.”
Non va meglio negli altri comuni dell’Ato Palermo 1. Partinico potrà conferire nella discarica di Trapani fino a sabato. Gli altri comuni invece continueranno a conferire a Catania fino al 27 dicembre, data in cui l’autorizzazione dovrà essere rinnovata. Ma in questi giorni cumuli di spazzatura potrebbero formarsi in quasi tutti i paesi. Per il giorno di Natale infatti la raccolta non sarà effettuata e per Santo Stefano, la discarica di Catania farà un orario ridotto, dalle 6,30 alle 10,30. Questo vuol dire che i lavoratori dell’Ato dovranno partire all’una di notte per arrivare dall’altra parte della Sicilia, alle prime luci dell’alba. Sul fronte dei pagamenti ai lavoratori, il commissario straordinario Francesco Lombardo nei giorni scorsi ha effettuato i bonifici per pagare gli stipendi di novembre. Scongiurata intanto l’emergenza nel trapanese. Il comune di Alcamo è stato autorizzato a conferire momentamente a Catania. Per risolvere la questione discariche il presidente della Regione Rosario Crocetta è andato a Roma per ottenere poteri speciali sull’emergenza. Il governatore chiedeva di essere nominato commissario straordinario per i rifiuti. Dal governo hanno risposto però che “Da 15 anni la Sicilia è commissariata per l’emergenza spazzatura ma non si sono visti risultati”. Intanto se non verrà risolta l’emergenza discariche, il piano della Regione è quello di trasportare l’immondizia fuori dalla Sicilia e smaltirla negli inceneritori.
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