L’arresto è maturato, ieri pomeriggio, nel contesto di un servizio svolto da una pattuglia in abiti “civili” del Commissariato “Porta Nuova”.Gli agenti sono stati insospettiti dall’ambiguo comportamento di due giovani, notati aggirarsi per parecchi minuti in via Torino, senza un apparente motivo.
Si è così deciso di effettuare un controllo e quando i poliziotti si sono accreditati come tali, i due malviventi hanno tentato una veloce fuga a piedi dirigendosi in via Maqueda.
Qui sono stati bloccati, uno dei due in particolare, dopo una veloce colluttazione che sarebbe costata ad un poliziotto escoriazioni e ferite poi refertate con una prognosi di tre giorni.
La perquisizione personale cui i soggetti sono stati sottoposti ha consentito di rinvenire addosso ad uno dei due qualche grammo di marijuana e, soprattutto, ha fornito agli agenti importanti spunti investigativi che, sviluppati in modo esemplare, hanno portato la Polizia di Stato al ritrovamento di un cospicuo carico di stupefacente.
Il 33enne palermitano è risultato infatti possedere nella sua abitazione quattro coltelli del genere vietato della cui detenzione non era stata informata l’Autorità di Pubblica Sicurezza, più articolata, seppur efficace l’indagine condotta in relazione al secondo fermato, cittadino residente nell’hinterland ragusano.
L’uomo sui motivi e sui riferimenti logistici della sua permanenza nel capoluogo palermitano, ha fornito indicazioni superficiali e palesemente contraddittorie allo scopo di depistare eventuali perquisizioni domiciliari.
Nonostante tali reticenze e menzogne, gli agenti sono risaliti al suo luogo di temporanea dimora localizzato in un bed & breakfast del centro storico cittadino.
Nella stanza della struttura ricettiva occupata da qualche giorno dal malvivente ragusano, gli agenti hanno effettuato un’ accurata perquisizione che ha portato ad un esito sorprendente: all’interno di un borsone riposto sotto un piccolo tavolo si sono rinvenuti tre contentori di plastica trasparente ricolmi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, del peso superiore al mezzo chilo e, secondo le prime analisi, dall’elevato principio attivo, una confezione di pellicola trasparente, nastro da imballaggio e numerose buste trasparenti risigillabili .
Il malvivente ragusano che, per altro, annovera diversi precedenti di polizia in tema di reati inerenti gli stupefacenti, è stato così tratto in arresto e le indagini sono adesso orientate a capire se il giovane fosse giunto nel capoluogo per acquistare dosi di marijuana da rivendere sul mercato ibleo o, viceversa dalla sicilia orientale fosse giunto con lo stupefacente per immetterlo sulle piazze dello spaccio, “last minute”, palermitano.
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