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Ancora un rinvio al processo contro Pino Maniaci

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Udienza rinviata al 12 novembre, ore 12

Ancora un’udienza del processo contro il presunto estortore Pino Maniaci e ancora un rinvio. C’è stato un difetto di notifica. Avevano dimenticato di notificare l’avviso di comparizione ai tre testimoni citati dal Pubblico Ministero, che è sempre Amelia Luise. I testimoni erano l’ex sindaco di Partinico Salvatore Lo Biundo, il quale risulta “un accusatore”, a giudicare dal suo interrogatorio in sede preliminare, nonostante avesse dichiarato pubblicamente in Consiglio Comunale di non avere subito alcuna estorsione, ma di avere fatto un atto di beneficenza nei confronti di una persona bisognosa e con una figlia gravemente ammalata. Si tratta in ogni caso di piccole donazioni di somme irrisorie, pare intorno ai 50 euro, ma che per il giudice che sta portando avanti l’accusa, sono bastevoli per un’accusa di estorsione.

Sembra non supportata da alcun riscontro anche l’accusa che Maniaci si sarebbe servito della sua emittente per ricattare Lo Biundo: non esiste infatti una sola trasmissione in cui il sindaco non sia stato attaccato e criticato per la sua “cattiva” amministrazione. Gianlivio Provenzano, a suo tempo assessore, avrebbe dovuto testimoniare sull’assunzione della stessa persona in lavori di pulizia al comune, mentre la Geraci, figlia di Napoleone-Anciluzzu, proprietario del Rifugio, avrebbe dovuto parlare di un contratto pubblicitario del locale, che in realtà risultava gestito da Lo Biundo.

Il pm ha detto di avere espletato gli atti, e quindi l’omissione sarebbe addebitabile al cancelliere che forse se l’era scordato. E così si va avanti con l’impressione che la procura, dopo avere sollevato tanto fumo non riesce a trovare neanche un minimo di arrosto.

L’udienza è stata aggiornata al 12 novembre e si va avanti così, con la mobilitazione di un gruppo di persone, giudici, avvocati, imputati, testi che arrivano, si salutano e tornano a casa senza che sia successo niente.

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Redazione

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