Il 2 aprile, dal 2007, le città si tingono di blu, il colore scelto dall’ONU per celebrare la giornata mondiale dell’autismo.
Oggi siamo tutti insieme, come comunità, attorno a questo fascio di luce blu che illumina il nostro Comune non per un’effimera celebrazione ma per supportare concretamente e fattivamente le persone affette da autismo e le loro famiglie.
L’autismo è diversità e troppo spesso la diversità deve districarsi fra emarginazione da un lato e commiserazione buonista dall’altro.
Ciò che spesso vedo negli occhi delle persone che incontro è la fatica di dover lottare per diritti che vengono negati, di lottare contro pregiudizi.
Vedo mamme e papà che si battono con forza e determinazione per conquistare spazi di normalità per i loro figli, per ottenere servizi che mancano e per aiutarci a capire che dietro la diversità c’è un tesoro che spesso fatichiamo a vedere.
Ci sono bambini, ragazzi, persone meravigliose che vogliono sentirsi riconosciuti come tutti gli altri, che vogliono crescere, esprimersi, imparare, avere relazioni.
Ci sono occhi e sorrisi, limpidi e aperti. Curiosi del mondo. Ci sono mani che si tendono. Mani da afferrare, da accarezzare. Gli occhi, i sorrisi, le mani, sono i nostri “ponti”. Gli strumenti artigianali ma ricchissimi che usiamo che parlarci, per aiutarci.
Negli ultimi due anni, la pandemia ha ristretto gli spazi di socialità rendendo più difficile l’accesso a percorsi di inclusione. Tutti noi abbiamo compreso come l’aspetto relazionale sia vitale per la nostra esistenza. E abbiamo sofferto la solitudine. Ma pensiamo a quanto più grave e pesante sia stato questo isolamento per le persone con autismo che hanno visto drasticamente ridursi tutti i preziosi spazi di relazione e i servizi a loro dedicati: a scuola ma anche nelle case e nelle comunità. È ora di rimediare ai danni relazionali della pandemia, facendo tesoro delle nuove consapevolezze e dei suoi insegnamenti.
Noi siamo qui oggi attorno a questa luce blu perché come comunità vogliamo condividere con la famiglia il percorso di crescita di questi ragazzi che sono i nostri ragazzi! Includere, accogliere, condividere, devono essere le direttrici non solo dell’azione dell’Amministrazione comunale ma di tutta la comunità. Impegnarci tutti, in prima persona, ognuno nel proprio ambito, per consentire l’esercizio di diritti che la Costituzione riconosce ma che spesso nella vita pratica sono difficili da esercitare.
L’Amministrazione comunale, da parte sua, anche quando la luce blu del 2 aprile si spegnerà, continuerà un percorso partecipativo orientato all’ascolto delle esigenze di famiglie e di associazioni per costruire insieme nuove soluzioni di inclusione.
Perché questa luce blu resti sempre accesa nei nostri cuori e dia forma alle nostre azioni. Nota a Firma del Sindaco Luigi Garofalo
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