Ammesse le telecamere al processo per Pino Maniaci

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Grosse novità nel processo per l’operazione Kelevra, che vede imputati una decina di mafiosi di Borgetto e Partinico assieme a Pino Maniaci, che con quei mafiosi non c’entra niente, ma il cui caso è stato ad essi associato.

Per prima cosa nell’udienza di oggi il giudice ha esaminato la richiesta avanzata dalla difesa di Maniaci di consentire le riprese del processo, e pertanto le varie fasi dibattimentali potranno essere pubblicizzate, diversamente da quanto era stato prima disposto. Il giudice pertanto è ritornato sulla richiesta avanzata dal PM, che non riteneva di alcun interesse pubblico il processo e che accoglieva le richieste di alcuni mafiosi che non volevano essere ripresi. Tali richieste saranno prese in considerazioni e le loro immagini non saranno trasmesse senza liberatoria.

Si tratta di un primo importante risultato al quale la difesa di Maniaci è arrivata producendo al giudice numeroso materiale dal quale si evince che l’emittente Telejato ha una rinomanza internazionale e che Maniaci non può mancare di suscitare interesse, anche perché si tratta di mettere sotto processo l’operato di un giornalista di primo piano nel mondo dell’antimafia.

Rinviata invece al quattro ottobre l’altra richiesta di uno stralcio del processo che riguarda Maniaci dal resto dell’operazione. Ove questo fosse concesso, Maniaci potrà essere processato da un giudice monocratico, poiché il reato di estorsione del quale è accusato non ha le caratteristiche dell’estorsione di tipo mafioso.

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