All’alba di oggi i carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile di Petralia Sottana e della stazione di Alimena, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese nei confronti di Nicola Fiaschè, trentenne nato ad Avola (SR), e di Veronica Crescimone, 27enne nata a Siracusa, entrambi volti noti alle forze dell’ordine. Sono accusati di furto in abitazione in concorso. Il colpo gli aveva fruttato un “bottino” di circa 4.000 euro in contanti nonché diversi monili in oro.
Secondo la ricostruzione dei militari, una volta entrati nell’appartamento, la donna ha chiesto alla vittima di poter visionare il numero seriale di una banconota da 100 euro prelevata dall’anziana per la pensione. L’anziana ha preso la banconota richiesta, lasciando il resto del denaro contante – pari a 4 mila euro – nella camera da letto. Nel frattempo, mentre uno dei due fingeva di visitare e valutare le condizioni di salute, il complice approfittando della distrazione ha rubato il denaro e diversi anelli ed orecchini in oro. Portato a segno il colpo, i due sono andati via a bordo di una Ford colore grigio, abbandonando il centro abitato di Alimena in direzione Resuttano (CL).
La vittima – resasi conto di quanto accaduto – ha allertato il 112. Le immediate ricerche dei carabinieri hanno consentito di individuare l’autovettura utilizzata dai due – abbandonata sull’autostrada A/19, direzione Catania, dopo lo svincolo di Caltanissetta – con evidenti e recenti segni di un incidente stradale nel quale erano rimasti coinvolti. I successivi accertamenti hanno permesso l’identificazione della coppia.
Nel corso delle perquisizioni domiciliari e personali eseguite nella notte appena trascorsa è stata ritrovata la ricevuta di un versamento postale di denaro eseguito dalla Crescimone, pochi giorni dopo il “colpo”, per un importo quasi uguale a quello portato via all’anziana donna di Alimena. A entrambi, già gravati da parecchi precedenti specifici, è stata quindi notificata l’ordinanza che ha disposto nei loro confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari.
“L’Arma dei carabinieri – spiegano dal comando provinciale – è impegnata anche su tutto il territorio madonita per fornire informazioni e spiegare, principalmente agli anziani, come comportarsi in situazioni come quella avvenuta ad Alimena. Al riguardo ci sono dei piccoli consigli pratici che quotidianamente si possono mettere in campo e alcune regole da seguire come ad esempio: non mandare i bambini ad aprire la porta, diffidare sempre degli acquisiti molto convenienti e dai guadagni facili, facendo sempre attenzione a chi fare entrare in casa. Inoltre è utile non fidarsi delle apparenze anche se gli interlocutori sono persone ben vestite e usano modi gentili. In tutti i casi è certamente necessario, se si hanno dubbi o si è in difficoltà, chiamare il “112”, senza alcuna esitazione. Spesso infatti le persone – concludono – e in modo particolare quelle anziane, non denunciano il fatto per vergogna. Un atteggiamento comprensibile, ma che non fa altro che lasciare ancora più campo a questi professionisti del crimine”.
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