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3 ottobre 2018, pagina di diario

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I fatti e gli approfondimenti del giorno

Il 3 ottobre si celebra la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, istituita dalla legge 45/2016 approvata a metà marzo 2016, per ricordare e commemorare tutte le vittime dell’immigrazione e promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà.

La data è quella del 3 ottobre 2013, quando 368 persone, bambini, donne e uomini persero la vita in un naufragio a largo di Lampedusa.

Dal 3 Ottobre 2013 ad oggi 17.900 migranti e rifugiati sono morti o risultano dispersi nel mar Mediterraneo. La cifra più alta appartiene al 2016, con 5.096 persone morte nel mar Mediterraneo nel disperato tentativo di trovare salvezza in Europa.

Quest’anno non ancora finito siamo a quota 1.720 persone morte e disperse. In maggioranza si tratta di persone in fuga da guerre e persecuzioni che, in mancanza di norme e di alternative sicure e regolari per raggiungere l’Europa si mettono nelle mani di trafficanti senza scrupoli, verso un’Europa che non li vuole, in cerca di un visto per ragioni umanitarie, per motivi di studio e di lavoro oppure per tentare ricongiungimenti familiari. La Giornata dovrebbe stimolare gli stati, come l’Italia, che costituiscono il primo punto d’approdo a promuovere riflessioni e impegni affinché questi sventurati che hanno abbandonato tutto per cercare una nuova vita, possano arrivare in un luogo sicuro senza dover rischiare la vita in viaggi pericolosi. Ma si tratta di un obiettivo che si fa sempre più lontano, dal momento che l’afflusso di queste persone spinge gli stati europei a chiudersi a riccio e a fare scelte politiche spesso xenofobe e caratterizzate da intolleranza.

E comunque oggi a Lampedusa si terranno una serie di manifestazioni e iniziative affinché il ricordo di quel terribile giorno di cinque anni fa serva da monito e non finisca nel dimenticatoio. Per quanto ne sappiamo a Partinico a livello istituzionale non si è fatto niente: solo il liceo Scientifico ha ricordato la giornata con la presentazione di un libro “Il viaggio di Sherazade” di disegni fatti da bambini migranti, con l’intervento della dott.ssa Giorgia Mirto, dell’università di Bologna e con l’altro intervento, in collegamento video e audio da Lampedusa, del giornalista di RAI 1 Fabio Sanfilippo, che ha illustrato quello che si sta facendo oggi nell’isola.

E per rimanere in tema, ha destato stupore e reazioni di diverso tipo l’arresto del sindaco di Riace Mimmo Lucano, con la strana accusa di favoreggiamento dell’emigrazione e altri reati connessi. Lucano in questi anni ha portato avanti una politica di accoglienza che ha trasformato il paese e ha offerto nuove prospettive, ma, a quanto pare, è finito nel mirino di qualche magistrato e in quello, soddisfatto e gongolante di Salvini, che lo ha già condannato. Per colmo di cattiveria è stato dato il divieto di dimora anche alla compagna etiope di Lucano. Insomma tutto il contrario di quello che avrebbe dovuto commemorarsi oggi.

Sul campo nazionale lo spread è schizzato a quota 300, come non succedeva dal 2014 e i mercati sono seriamente preoccupati delle manovre economiche del governo previste dalla nuova finanziaria, che dovrebbe regalare agli italiano 40 miliardi, senza sapere dove prenderli e quanto sarà il prezzo da pagare negli anni. Per ora esultiamo.

La Corte dei Conti ha deciso di mettere il naso sulle concessioni di pezzi di spiaggia e di demanio marittimo a privati e soprattutto sui prezzi molto bassi con cui tali concessioni vengono pagate, dando invece ai gestori la possibilità di ricavare profitti enormi. Da tempo diciamo che tutta questa politica di svendita dovrebbe finire, perché si restringono ogni anno sempre di più gli spazi aperti ai liberi cittadini, i quali, se vogliono fare un bagno debbono pagare il pezzo di spiaggia in cui vogliono sedersi.

Dal 2010 in Sicilia hanno chiuso ben tremila aziende, in gran parte legate al mondo dell’edilizia e la crisi continua a massacrare tutti gli imprenditori siciliani. Dove non arriva la crisi arriva la lunga mano delle misure di prevenzione e fare impresa in Sicilia diventa sempre più difficile. Nessun segnale d’inversione di rotta da parte del governo penta legato, anzi, pare che si stia studiando come vendere a privati i beni confiscati per portare, ancora una volta, questo denaro verso il Nord, alla faccia dei siciliani che credono che la Lega risolverà i loro problemi. Oddio, prima credevano che doveva farlo Berlusconi ma c’è ed esisterà sempre qualcuno che vende illusioni e in cambio prende voti.

E rifugiamoci per qualche momento alla casa Municipale di Partinico. Secondo voci di corridoio pare che i tecnici comunali siano al lavoro per ricavare nei locali del comune un paio di stanze, attrezzate di materasso, poltrone, sdraie, televisore e aria condizionata, in cui ospitare alcuni consiglieri comunali che hanno scelto il tempo pieno per svolgere il loro ruolo e che ormai sembrano diventati gli autentici padroni del comune, al punto di possedere anche le chiavi e di espletare anche le loro faccende private nella casa del popolo. Si vedono ombre aggirarsi, annusare, frugare tra i documenti, chiedere ai visitatori conto e ragione delle loro visite. C’è stato un medico che ha diagnosticato una nuova malattia, la Comunite: le tre lettere iniziali della parola, cioè COM non vogliono essere un riferimento per nessuno, sono casuali, ma la malattia è seria, al punto da individuare la possibilità di guarire solo stando giorno e notte dentro la sede comunale: quindi qualche camera da arredare per farci stare, naturalmente, qualche camerata. Con qualche materasso permaflex e memory.

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Salvo Vitale

Salvo Vitale è stato un compagno di lotte di Peppino Impastato, con il quale ha condiviso un percorso politico e di impegno sociale che ha portato entrambi ad opporsi a Cosa Nostra, nella Cinisi governata da Tano Badalamenti, il boss legato alla Cupola guidata negli anni Settanta da Stefano Bontate.

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