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17 settembre, pagina di diario

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I fatti del giorno e gli approfondimenti

Hamilton ha vinto ieri il gran premio di Singapore e ha messo una seria ipoteca sul titolo mondiale. Sarà difficile per Vettel, arrivato terzo, riuscire a colmare la differenza di 40 punti. In pratica come sono partiti sono arrivati. C’è sempre un dubbio: è un problema di macchina o di pilota: chi vince è perché è bravo a guidare o perché ha una macchina potente? Probabilmente si tratta di tutte due le cose, ma l’impressione è che la Ferrari è rimasta un po’ indietro anche in questo.

L’Inter ha perso ancora: un punto in quattro partite e un tecnico perdente Spalletti, che continua a essere intervistato da tutte le televisioni, come se si trattasse di un grande allenatore.

Ieri è stato l’anniversario della morte di Mauro De Mauro, il giornalista dell’Ora, il cui delitto rimane una di quelle tante pagine oscure della nostra storia: di cosa si stava interessando? Qualcuno dice del neofascismo, visto che egli aveva militato nella Decima Mas, qualche altro pensa che aveva scoperto che la morte di Enrico Mattei non era stato un incidente, ma un delitto da parte di coloro che non vedevano di buon occhio l’affermazione internazionale dell’Agip e dell’Eni. Fu rapito vicino casa e il suo corpo non è stato mai ritrovato. Uno di quei giornalisti uccisi perché avevano il vizio di indagare e scrivere su cose su cui era meglio tacere.

I cinque stelle e la Lega litigano perché vogliono accaparrarsi i sette miliardi che il ministro Tria avrebbe racimolato raschiando il fondo del barile. Intanto Salvini si è accordato con Berlusconi sul prossimo presidente della RAI che sarà Foa, il quale gode la fama di reazionario e integralista. L’accordo rientra in una serie di ragnatela che Salvini sta tessendo attorno ai Cinque stelle per dare loro il colpo di grazia e andare a prossime elezioni, sicuro di vincere. Reddito di cittadinanza o Flax tax. Dare un sussidio ai disoccupati o diminuire le tasse ai più ricchi? Lo sapremo prossimamente.

Rientriamo nelle patrie dimore, dove ormai le novità sono quelle della normale amministrazione. Non di quella del municipio, che sembra del tutto assente o è presente solo per porsi un’angosciosa domanda: perché al sindaco, agli assessori  e al presidente del Consiglio sono state pagate le competenze di agosto, mentre i consiglieri aspettano il pagamento, a partire dal 2017? Il conto riguarda anche coloro che non sono stati rieletti. Per quanto riguarda il sindaco sappiamo che sino al 30 ottobre è in ferie, dopo si vedrà se potrà stare con un piede a scuola e uno al municipio o se dovrà stare lì dentro con tutti e due i piedi.

Intanto ha passato la domenica a cercare una soluzione per lasciare tranquilli i dipendenti comunali e per cercare di coinvolgere i privati, affidando loro la custodia di alcune villette, mentre i monumenti, sfruttando un progetto europeo, saranno affidati alle scuole: così i ragazzi potranno fare quello che ai dipendenti comunali viene difficile fare, cioè  pulire i luoghi e renderli fruibili: insomma una sorta di responsabilizzazione che non trova per niente d’accordo chi frequenta la scuola per studiare.

Diversamente da tutte le altre montagne a Partinico ce n’è una che cresce giornalmente e prossimamente, così continuando potrà raggiungere il tetto del cielo, dove già stazionano i fumi tossici rilasciati dall’uso delle vinacce esauste. Nessun controllo da parte di nessuno degli organi competenti. Nessun telone. Per fortuna non piove. Si è verificata anche qualche frana ma nessuna paura, era la montagna che ha partorito il topolino e stiamo certi che lo prenderanno e useranno anche lui come carburante

Non diventa invece carburante l’immensa distesa di monnezza che copre il paese, al di là di tutte le buone intenzioni degli amministratori. Si è ormai assodato che la repressione conta poco: multe e telecamere non spaventano nessuno e i soliti furbetti sanno come fare e dove conferire. E comunque il problema di fondo non sono loro, ma la monnezza stessa che non si può nascondere né evitare. Bisognerebbe studiare un piano di razionalizzazione del rifiuto fornendo il paese di contenitori per differenziare e di un’opportunità per il ritiro dell’indifferenziata, visto che costituisce la parte più consistente. Aspettiamo che finiscano i soldi di questo mese e il mese prossimo si vedrà se ricorrere ad anticipazioni di cassa da pagare molto dopo. L’amara sensazione è che non finirà mai…

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Salvo Vitale

Salvo Vitale è stato un compagno di lotte di Peppino Impastato, con il quale ha condiviso un percorso politico e di impegno sociale che ha portato entrambi ad opporsi a Cosa Nostra, nella Cinisi governata da Tano Badalamenti, il boss legato alla Cupola guidata negli anni Settanta da Stefano Bontate.

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