Oggi succedono cose turche. Infatti la lira turca è colata a picco a seguito delle solite speculazioni e dei colpi di testa di Trump che vuole far pagare i dazi alle merci che arrivano in America e pretende che le merci che arrivano dall’America invece non ne debbano pagare. E quindi una disastrosa situazione che minaccia di travolgere anche l’Italia, anello debole dell’economia europea a causa del suo gigantesco debito pubblico, (più di duemiladuecento miliardi). Tempi duri per Cinquestellati e Legasalviniani, che avevano promesso reddito di cittadinanza e flax tax e che non sanno dove trovare questi soldi. Il ministro Tria, alzando l’ingegno, aveva pensato di togliere a tutti quelli che l’hanno ricevuto, gli 80 euro dati da Renzi, ma davanti alla levata di scudi di tutte le categorie, per il momento si è deciso di soprassedere.
Continua intanto la telenovela dei vaccini: i presidi hanno fatto notare al ministro, che non lo sapeva, che prima delle circolari valgono le leggi e che una legge si può abolire o raggirare con un’altra legge, ma il ministro si è inventata l’autocertificazione, cioè ogni genitore può autocertificare di aver fatto i vaccini al figlio, anche dichiarando il falso, tanto, nessuno controllerà. Bella mossa ipocrita quella di indicare come fare imbrogli, ma i presidi tengono duro e dicono che sarà necessario, per iscrivere i figli, non l’autocertificazione, ma la certificazione, e a questo punto il ministro, anzi la ministra Grillo ha studiato “l’obbligo flessibile”: roba da restare allibiti o da mettersi a ridere: può mai essere un obbligo flessibile? È una contraddizione in termini, perché l’obbligo è obbligo, ma di questi tempi e con l’ignoranza che dilaga, tutto è possibile, anche l’obbligo flessibile. In ogni caso c’è un gran casino e i genitori, specie quelli che non vogliono fare i vaccini ai figli, non sanno cosa fare.
Intanto il solleone infuria, malgrado il mare sia un poco agitato. Continuano ad arrivare barconi di migranti, ma dopo il battage pubblicitario che Salvini ha scatenato qualche mese fa, non se ne parla più. In Sicilia i turisti sono aumentati del 5,8% e tutti i b&b sono occupati. Soldi a palate anche per tutti quelli che hanno le concessioni di spiagge, di strade, di aree comunali o costiere, pagano due soldi per la concessione e incassano milioni spellando turisti e utenti. Fra qualche anno non si troverà più un metro di spiaggia libera e bisognerà pagare tutto, anche il sole per abbronzarsi.
Ma, al solito, spostiamoci nell’ombelico del mondo, cioè a Partinico. In una conferenza stampa è stato annunciato che il presidente della società Partinicaudace, che quest’anno giocherà in promozione, è stato nominato Salvo Campione, uno sportivo di lungo corso, che da sempre si è occupato di calcio e di altri sport, per praticare i quali ancora oggi il campo sportivo, malgrado le sue precarie condizioni, ha una funzione e viene frequentato. Speriamo che nasca qualche campione locale, dal momento che lo sport, in passato, non è stato mai nei pensieri di chi ha amministrato il paese, pur essendoci molti giovani dotati e in grado di gareggiare alla pari con campioni nazionali. Appunto, ci si augura che Campione possa stimolare campioni.
Proprio sullo sport sono nate, a partire da Palermo, richieste per accertare la compatibilità di alcune persone con le cariche che essi rivestono. Il tutto prende l’avvio dalle nomine alla Rap di Giuseppe Norata e all’AMG Energia di Mario Butera, due persone ritenute dai Pentastellati incompatibili, il primo perché non ha la laurea del vecchio ordinamento universitario, ma quella del nuovo, il secondo perché non avrebbe sufficiente esperienza. La cosa ha fatto arrabbiare il capogruppo di Sinistra Comune Giusto Catania che ha tirato in ballo la grillina Argiroffi, la quale lavora all’interno del consorzio Aerdas (senza emme) amministrato da Cappellano Seminara, sempre lui: secondo Catania i consiglieri comunali non dovrebbero svolgere incarichi di direzione in aziende che gestiscono o partecipano ad appalti per conto del comune, come il consorzio Aerdas. Catania ha chiesto al segretario comunale di valutare la compatibilità della Argiroffi, ma i pentastellati si sono arrabbiati, anche a bocca del loro capogruppo Forello, tacciando Catania di fascismo e di mafia camuffata da antimafia, e minacciando denunce perché secondo loro non ci sono elementi di incompatibilità. Forello, lascia intravedere nella sua replica Giusto Catania, è stato, in passato, vicino ad amministrazioni giudiziarie che ruotavano nel “cerchio magico” della Saguto, come nel caso dell’amministrazione della casa di gioco Bingo, affidata a un parente o di un’altra casa di gioco di Torino.
Presunte incompatibilità sono state anche supposte, a casa nostra, per Alessio Di Trapani responsabile comunicazione e marketing e del settore giovanile Scuola Calcio: può un consigliere comunale stare in una società che riceve finanziamenti dal comune? La risposta al segretario.
Notizia: finalmente ieri la villa Comunale è stata riaperta, ma oggi è di nuovo chiusa perché la persona cui è stato affidato l’incarico è andata in ferie e, secondo quanto lamentato dal consigliere Vito Giuliano, non si trova nessuno tra i 35 dipendenti che dovrebbero occuparsi del verde pubblico, disposto a ricoprire l’incarico. Cose che capitano solo a Partinico.
Buon ferragosto anche per loro.
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