Oggi è la notte delle stelle cadenti. Guardando il cielo, si dice che, se si riesce a esprimere un desiderio nel momento in cui cade una stella, il desiderio si avvera. Oggi si festeggia San Lorenzo, 10 agosto è anche il titolo della poesia di Giovanni Pascoli. La ricordate?
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de’ suoi rondinini.Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono…Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh!, d’un pianto di stelle lo innondi
quest’atomo opaco del Male!
La sera del 10 agosto 1867, festa di San Lorenzo, il padre del poeta, Ruggero Pascoli, fu ucciso con una fucilata mentre tornava a casa dal mercato in un “biroccio”; portava in dono due bambole per le sue bambine. Nel 253 d.C., esattamente il 10 agosto, il diacono Lorenzo venne messo sopra una graticola e martirizzato: il suo pianto, secondo la leggenda popolare, cade dal cielo notturno ogni anno, sotto forma di stelle cadenti – simbolo evocativo dei carboni ardenti dove pare fu sacrificato. Il racconto non spiega se si tratta delle lacrime di San Lorenzo o dei carboni ardenti con cui venne arrostito. Col passare del tempo, guardando il cielo ci si è accorti che in quella data si verifica uno spettacolo astronomico di straordinaria intensità, con scie luminose a ripetizione. In realtà le stelle cadenti sono meteore, frammenti solidi di corpi celesti la cui elevata velocità, nell’attraversare l’atmosfera terrestre provoca il disgregamento e la combustione, rilasciando nell’etere energia e scie luminose. Ruotando intorno al Sole, la Terra attraversa ogni anno uno sciame di meteore dette Perseidi; Va detto che questo sciame è un fenomeno osservabile per l’interno periodo estivo, in particolare dalla fine di luglio a metà agosto poiché è questo il momento in cui il nostro pianeta si trova ad oltrepassare l’abbondante pioggia meteoritica posta lungo la sua orbita. Il picco meteoritico quest’anno avverrà il 12 di agosto, quando in un ora, precipiteranno mediamente circa un centinaio di stelle, anzi di frammenti di stelle. Desideri? C’è chi si augura un amore eterno, chi si augura di guarire da un grave male, chi desidererebbe un po’ di fresco, aspettando magari la pioggia, chi vorrebbe vedere Partinico pulita. Ci viene il sospetto che questo desiderio sarà tra i meno gettonati, anche per il sindaco e la sua maggioranza, che sono intenti a studiare ben altro, nel dettaglio il modo di come spartirsi la presidenza delle tre commissioni consiliari, anche perché la carica di presidente di commissione è pari a quella del presidente del Consiglio. Uno ancora è da nominare, perché c’è stata fumata bianca, uno, Eleonora Rappa, non era quello che la maggioranza voleva, e pertanto le sarebbe stato chiesto di dimettersi, cosa che la Rappa ha fatto in maniera garibaldina con un “Obbedisco”, dal momento che appartiene alla lista bellissima del sindaco. Il terzo invece, Renzo di Trapani, eletto a seguito di qualche intesa sotterranea tra i membri della Commissione, non ne vuole sapere, è deciso di restare al suo posto e di mettersi a lavorare, sempre “per il bene del paese”. La maggioranza le sta studiando tutte, ha chiesto al Presidente del Consiglio di revocare la votazione poiché non c’era scritto nel verbale l’immediata esecutività, ma il Presidente, che prima si era lasciato convincere, ha poi dato ascolto al segretario comunale, secondo il quale la convocazione della riunione per dimettere il presidente spetta al presidente stesso della commissione e non al presidente del consiglio. Insomma, un gran casino che rivela come sotto tutto questo ci sia sempre la lotta al coltello per la spartizione dei posti, secondo precise scelte fatte col bilancino in relazione alla forza e agli eventuali ricatti e richieste delle varie forze politiche.
Tranquilli, non è cambiato e non cambierà niente da questo aspetto, perché c’è sempre qualcuno da sistemare, sia di colore nero, bianco o viola, sia di Partinico o di Trapani o di San Giuseppe. Il consiglio comunale di oggi si doveva occupare dello spinoso problema del declassamento dell’ospedale. Abbiamo nei giorni scorsi accennato alle prese per il culo da parte di chi vuol fare credere che, diventando “dipartimentale” il reparto ospedaliero abbia più autonomia e abbiamo detto, ma lo ripetiamo per i più testoni o per coloro che fanno finta di non capire per non dare dispiacere a Papa Nello, “dipartimentale” significa che il reparto farà parte di un dipartimento che ha il suo centro nell’Ospedale Ingrassia. Quindi attenti alle minchiate e occhi aperti. Duole notare come al Consiglio Comunale di oggi non si sia presentato, per quanto invitato, l’assessore Malarazza, assente forse per balneazione, non c’era l’assessore al ramo Giusi Pennino, assente per motivi di famiglia, non c’erano i sindaci del comprensorio: c’era solo un certo La Rocca, funzionario dell’assessorato alla Sanità. Stop.
Diamo un’occhiata intorno: cinque sindaci – quelli di Giardinello, Montelepre, Terrasini, Borgetto e Trappeto – hanno firmato un protocollo d’intesa per cercare di individuare gli scarichi abusivi nel fiume Nocella e l’inquinamento nella baia di San Cataldo che nei giorni passati ha provocato una moria di pesci. Naturalmente si parla di depuratori mal funzionanti, ma non si accenna minimamente ai reflui provenienti dalla Distilleria: quelli sono pulitissimi, tutto a posto.
Chi volesse stasera può partecipare a una visita guidata al tramonto alla riserva naturale di Capo Rama, dove le guide spiegheranno gli aspetti della tipica vegetazione mediterranea, chi invece ha voglia di canzoni può andare a sentire Gigi D’Alessio al Teatro di Verdura o Antonello Venditti a Castello a Mare. Senza trascurare di dare un’occhiata al cielo, esprimendo un desiderio nel momento in cui cade la stella. Tranquilli si realizzerà.
Io ho già un desiderio: vorrei che tutti gli uomini fossero felici.
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