E’ caos nella gestione del personale all’ospedale Civico di Partinico
La Fials sottolinea come questo sia “il risultato di una cattiva gestione organizzativa dell’azienda"
Caos nella gestione del personale all’ospedale Civico di Partinico. La Fials segnala ulteriori disagi nella gestione dei lavoratori che sono stato riassegnati l’8 gennaio ai vari reparti senza tenere conto delle mansioni e delle esigenze dei singoli settori. Secondo il sindacato infatti lavoratori che sarebbero risultati non idonei per la funzione d’infermiere, vengono assegnati a reparti non covid, ma allo stesso tempo vengono autorizzati a svolgere attività in incentivazione presso il 118 covid per il soccorso di questi pazienti.
La segreteria provinciale della Fials guidata da Enzo Munafò e Giuseppe Forte evidenzia inoltre come sia “inutile, vista la carenza di personale, assegnare un coordinatore infermieristico e due infermieri solo ed esclusivamente alla distribuzione dei presidi di sicurezza, compito che alla Fiera del Mediterraneo a Palermo viene svolto da operatori sociosanitari”.
Risulta inoltre paradossale, secondo la Fials, “che in un ospedale quasi totalmente covid non ci sia un laboratorio interno interamente dedicato alla processazione dei tamponi molecolari per cui si è costretti, una volta rilevato la positività con il rapido, proseguire con il tampone molecolare, inviandolo con corriere-autista ai laboratori di Palermo, per poi attendere l’esito con il rientro al presidio e procedere con ulteriori tamponi per altri utenti che seguiranno la stessa procedura”.
La Fials sottolinea come questo sia “il risultato di una cattiva gestione organizzativa dell’azienda che ha già impiegato tre mesi per la nomina del nuovo direttore sanitario e adesso è costretta a correre ai ripari per pianificare in urgenza un piano organizzativo”. Tra l’altro i lavoratori segnalano la mancanza di presidi sanitari come siringhe, lenzuola, sanificatori chimici, carrelli per i farmaci, “dimostrando che non sono serviti due anni di pandemia per essere pronti ad affrontare la nuova ondata”.