Sciopero generale, 8 ore contro la legge di stabilità
La segretaria della Cgil, Susanna Camusso, dopo la mobilitazione dei lavoratori del pubblico impiego tenutasi nei giorni scorsi a Roma, proporrà al direttivo del sindacato uno sciopero generale di otto ore il 5 dicembre contro la Legge di stabilità e il Jobs Act.
L’ex segretario della funzione pubblica ha dichiarato, a margine della riunione organizzativa che: «La proposta che facciamo al direttivo parte dalla valutazione della grande mobilitazione del 25 ottobre e da quella dell’8 novembre, dalle richieste venute da quelle piazze, dalla volontà che abbiamo di salvaguardare tutti i punti di iniziativa unitaria»
I vertici di corso Italia chiedono alle altre sigle sindacali unione e convergenza sulla data del 5 dicembre «La proposta che facciamo a Cisl e Uil è di convergere tutti su quella data. Credo sia interesse e responsabilità di tutti ascoltare le piazze e le iniziative che ci sono»
Nonostante quindi la convocazione da parte del governo e l’apertura al dialogo la segretaria della Cgil rimane dubbiosa sulla reale volontà dell’esecutivo di Palazzo Chigi di voler cambiare radicalmente la legge di stabilità andando così incontro alle istanze dei lavoratori. «Siamo sempre pronti – sottolinea – a farci stupire da effetti speciali ma dubito che il Governo si stia accingendo a decidere un cambiamento strutturale della legge di stabilità per questo penso che dovremo continuare la nostra mobilitazione”.. Rafforziamo le iniziative di mobilitazione unitaria ma diamogli una caratteristica generale».
La Camusso ha anche speso delle parole per i territori colpiti dall’alluvione affermando che le mobilitazioni che si terranno su tutto il territorio nazionale terranno conto delle condizioni straordinarie di certe zone e che le pratiche di protesta in questi luoghi avranno forme alternative nel rispetto delle condizioni di disaggio che stanno vivendo le popolazioni alluvionate.