Caso Maniaci, errore in cancelleria. Salta il divieto di dimora
Fra qualche ora il Tribunale del Riesame non potrà che dichiarare inefficace la misura cautelare per Pino Maniaci. Un incredibile errore della cancelleria dello stesso Tribunale farà scattare la nullità del provvedimento che obbligava il giornalista di Telejato a vivere lontano dalle province di Palermo e Trapani.
A Maniaci è stato notificato un avviso di fissazione dell’udienza con i dati relativi ad un’altra inchiesta. Un errore di persona. I suoi legali, gli avvocati Antonio Ingroia e Bartolomeo Parrino hanno eccepito la nullità dell’atto all’udienza di ieri. E ormai non c’è più tempo per fissarne una nuova.
“A Pino Maniaci sia consentito di tornare a casa sua e al suo lavoro a Telejato”,spiegano in una nota gli avvocati, annunciando che depositeranno al Gip un’istanza di revoca della misura cautelare: “I termini del divieto vanno a scadere. La giustizia bendata segue percorsi, a volte, bizzarri, e presenta un’altra occasione per essere giusti verso Maniaci, un segnale da seguire sulla strada della giustizia. D’altra parte Maniaci è stato già ascoltato dai magistrati, ai quali ha fornito risposte e spiegazioni esaurienti in merito ai fatti che gli vengono contestati”. Subito dopo l’interrogatorio, però, il giudice per le indagini preliminari aveva confermato la misura cautelare.
Di fronte all’evidente errore i legali hanno scelto di chiedere la nullità, prima ancora di affrontare nel merito le accuse di estorsione che Maniaci avrebbe commesso nei confronti di due sindaci del territorio in cui trasmette la sua emittente televisiva. Soldi e un posto di lavoro per una donna in cambio di una linea morbida nei servizi giornalistici.
In teoria, codice alla mano, i pubblici ministeri avrebbero l’opportunità di chiedere una nuova misura cautelare, circostanza prevista solo ed esclusivamente in casi eccezionali, fra cui non rientrano gli errori. In appello, su ricorso della Procura, pende anche il ricorso contro la decisione del Gip di non accogliere la misura per una delle estorsioni contestate. Anche se l’appello dei pm dovesse essere accolto, però, la misura non scatterebbe, visto l’inevitabile ricorso dei legali in Cassazione.
A breve, dunque, Maniaci potrebbe tornare a condurre il suo telegiornale dalle frequenze di Telejato che, sulla base delle intercettazioni dei carabinieri, avrebbe usato per interessi propri e non per fini giornalistici.
Tratto da livesicilia.it
Ora si brama la mala giustizia e se ne approfitta a scopo personale.